IO, ROBOT

GENERE FANTASCIENZA

Film del 2004, basato sulle Tre Leggi della Robotica di Asimov Isaac e prodotto da Alex Proyas ci offre una rappresentazione fantastica di una società dove la vita biologica e tecnologica convivono.

Ambientato nel futuro, il 2035, questo film ci catapulta in una società dove i “robot positronici” sono entrati nella case e quotidianità degli individui. Queste invenzione impazzano tra gli uomini i quali si fidano ciecamente di questi nuovi robot. Il detectiv Del Spooner si mostra scettico verso le queste creazioni e presto verrà coinvolto nelle studio del caso di suicidio del dottor Alfred Lannig. Il dottore, ideatore nel film delle Tre Leggi della Robotica e degli innovativi e all’avanguardia robot NS-5, aveva lasciato un messaggio per il detectiv che voleva dimostrare come il suo in realtà non fosse un suicidio ma un omicidio. Il detectiv quindi iniziò ad indagare insieme alla dottoressa Susan Calvin, psicologa esperta di intelligenza artificiale, pensando che l’omicidio fosse stato commesso proprio dalle sue stesse creazioni. Presto scopriranno ispezionando la scena del delitto, che lì si nascondeva un robot NS-5 impaurito Sonny. Il robot era diverso dagli altri: poteva sognare, provare emozioni e provare emozioni per la morte dello scienziato che considerava un padre. Inoltre, Sonny possedeva due cervelli artificiali, a differenza dei suoi simili che ne possedevano solo uno, che gli permetteva di rispettare le Tre Leggi. Il secondo cervello artificiale però, entrava in contrasto con il primo e questo gli permetteva di non rispettare le Tre Leggi a suo piacimento.

Purtroppo Sonny verrà distrutto, ma solo apparentemente dalla dottoressa Calvin, perché considerato un pericolo, ma, i suoi sogni furono di grandissimo aiuto per le ricerche. Spooner si accorge degli NS-5 che distruggono i vecchi modelli, dichiarandoli pericolosi, mentre in città schiere di NS-5 attaccano i centri di polizia e impongono ai cittadini di tornare in casa, sbaragliando chi li combatte ma , si accorgerà presto che il responsabile di questo atteggiamento di ribelle dei robot è lo stesso cervello positronio, il quale aveva compiuro un’evoluzione dell’interpretazione delle Tre Leggi, prevista dal dottor Lannig, per questa ragione i robot evoluti distruggevano i vecchi. Esso aveva l’obiettivo di proteggere gli uomini da loro stessi, istaurando una dittatura pacifica dei robot.

Solo alla fine del film, si rivelerà il vero assassino del dottor Lanning, che confermò i sospetti iniziali del detectiv. Era stato Sonny ad aver ucciso il proprio creatore, per volere dello stesso, che cosciente dell’imminente rivoluzione robotica era tenuto prigioniero nel suo stesso laboratori dagli stessi cervelli artificiali e vedeva nel suo omicidio l’unico modo per attirare l’attenzione di Spooner al caso, rendendosi conto che un omicidio non può essere messo in atto da una macchina ma, segue sempre la volontà umana per questo non lo arrestò.

Il film concluderà con la materializzazione della visione che aveva Soony nel sogno mostrandolo mentre che guarda gli altri NS-5, che si preparano a essere rinchiusi, i quali, a poco a poco, si fermano a guardarlo a loro volta.

Ricevendo recensioni miste da parte della critica, questo film oggi è ancora un cult nel suo genere riuscendo a far viaggiare lo spettatore con l’immaginazione mettendolo davanti ad un possibile futuro, di una società perfettamente integrata con l’avanzamento tecnologico. Sottolineandone gli spetti positivi e possibili rischi, facendolo riflettere.

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